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Gratosoglio Gallaratese / Via Mafalda di Savoia

Via Savoia, non butta la droga prima dello sgombero: arrestato

Lo sgombero del suo alloggio era previsto da tempo ma l'uomo non si è preoccupato di fare sparire la droga che aveva in casa. Così ieri è stato arrestato. E' stata la moglie a confidare agli agenti che la droga era del marito

Venticinque grammi di coca, 84 grammi di hashish e 35 grammi di ketamina. Il tutto nascosto, neanche troppo fantasiosamente, nel forno della cucina. Così ieri le forze dell'ordine hanno trovato la partita pronta per lo spaccio, mentre eseguivano lo sfratto di quell'appartamento di via Savoia, preventivato da tempo.

  La droga era contenuta in una valigetta nascosta nel forno della cucina

Il suo inquilino, G. A. 33 anni, italiano con precedenti di polizia, nonostante attendesse gli agenti per lo sfratto dell'alloggio popolare, non ha fatto nulla per nascondere la droga. E' stato arrestato con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio. E' stata sua moglie a rivelare alla polizia che la droga era di proprietà del marito, rinchiusa in quella valigetta stipata nel forno.

Quello di ieri è solo l'ultimo degli sfratti esecutivi che in questi mesi stanno interessando gli alloggi dell'Aler occupati in modo abusivo. L'ultimo sgombero venerdì scorso: a ricevere l'escomio una donna di 57 anni, di origine bosniaca, che viveva di espedienti ma era intestataria di una ventina di automobili. La donna, nota come "la nonna degli zingari" occupava abusivamente un alloggio popolare in via Creta, zona Baggio.

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