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Alda Merini, sui Navigli aperto il museo per ricordarla

In via Magolfa, a due passi dalla casa della poetessa scomparsa nel 2009, in un'ex tabaccheria finalmente è aperto il museo in sua memoria. Finazzer Flory e la Moratti all'inaugurazione

Un angolo di Milano che non sembra Milano: silenzio e pochissime automobili, a due passi dai Navigli. Via Magolfa 32, questo l’indirizzo prescelto dall’amministrazione comunale per rendere omaggio ad Alda Merini, la poetessa scomparsa nel 2009.

Una strada interessata da una serie di progetti di ristrutturazione, con palazzine moderne e il senso di distacco dalla metropoli caotica che serve a ricordare la Merini: che, tra l’altro, a pochi passi da qui aveva casa.

E’ stata scelta un’ex tabaccheria rimessa a nuovo, su due livelli. Al piano di sopra, la riproduzione delle stanze della poetessa, e alcuni pannelli che riproducono, con testi e immagini, sue poesie e performances. Il pianoforte, il camino, la poltrona, il letto, lo specchio: l’obiettivo è stato ricreare l’atmosfera in cui viveva la Merini.

Museo Alda Merini Milano

“Un sogno, un dovere e un piacere”, ha detto l’assessore alla cultura, Massimiliano Finazzer Flory, nel presentare lo spazio, che non sarà soltanto un museo in memoria della poetessa ma anche una casa per la promozione dei giovani poeti e scrittori. Al piano terra, infatti, troverà spazio l’Atelier della Parola, una sorta di laboratorio con corsi di scrittura creativa e iniziative promozionali. “Oggi – ha detto Letizia Moratti – restituiamo qualcosa ad Alda, sperando di fare quello che lei avrebbe voluto”.

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