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Se i writers si mettono a pulire i graffiti (di altri)

"Clean up" in Gratosoglio: writer (rispettosi) insieme a residenti puliscono dai vandali. E il 26 maggio si replica in Zona 1

Un evento di pulizia delle tags su tutte le tipologie di supporto, muri dei palazzi, serrande degli esercizi commerciali e manufatti vari (centraline telefoniche, cestini ecc.) realizzato in una specifica porzione di territorio: questo è un "Clean up", manifestazione che la scorsa domenica ha coinvolto decine di persone in zona Gratosoglio.

L'evento è stato organizzato e finanziato l'altro giorno da associazioni di cittadini e comitati di quartiere: Comitato Le Terrazze, Associazione Nazionale Antigraffiti, Comitato Abruzzi Piccinni e Milano Muri Puliti. La manifestazione ha avuto anche il patrocinio del consiglio di Zona 5 che ha consentito la preparazione dei volantini e delle locandine per pubblicizzare l'evento stesso.

«Il significato di un clean up è di strappare una via, un pezzo di quartiere al degrado attraverso un evento organizzato e gestito da cittadini, di rieducare gli abitanti al bello e di avvicinarli alla propria via attraverso un’azione concreta e fattibile», ha spiegato Fabiola Minoletti del Comitato Abruzzi Piccinni. Rispetto ai clean up che si svolgono periodicamente, quello di domenica 14 aprile ha avuto degli ospiti d’eccezione: la AH crew, un gruppo di giovani writer.

«I ragazzi della AH crew hanno partecipato a tale evento per lanciare un segnale forte, proprio dal mondo dei writer, di collaborazione e di rispetto per i muri degli spazi condivisi e delle proprietà private e nello stesso tempo hanno partecipato per attirare attenzione sulla loro necessità di avere degli spazi riconosciuti sui quali esprimersi», ha continuato Minoletti.

Clean up in Gratosoglio © Brambilla/MilanoToday

Oltre che ripulire dalle tags un quartiere, il fine dei clean up è quello di sensibilizzare e coinvolgere i cittadini ad amare la zona in cui abitano.

«Durante questi eventi di pulizia dalle scritte vandaliche noi cerchiamo di rendere gli abitanti autonomi nella rimozione delle tag, di creare un obiettivo condiviso di decoro della propria via – ha continuato la presidentessa del comitato Abruzzi Piccinni -, un progetto fattibile basato sulla cultura del "fare" che riappassioni i residenti di un quartiere alle strade in cui abitano e di conseguenza alla propria Città. Una specie di rieducazione civica. Il cittadino che si riavvicina al proprio territorio diventa sicuramente un cittadino più rispettoso degli spazi condivisi e quindi lui stesso diventa meno fautore di degrado urbano».

Vista l’alta adesione e gli importanti risultati raggiunti con questi piccoli clean up day locali, le associazioni hanno deciso di prendere contatto con altre realtà italiane per realizzare, il prossimo 26 maggio un clan up nazionale, a cui parteciperanno svariate città: Ascoli, Bollate, Como, Firenze, Genova, Monza, Napoli, Pavia, Roma, San Donà di Piave e Venezia. «A Milano - conclude Minoletti - saremo in zona 1 ed il clean up interesserà un’intera piazza del centro».

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