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Sabato, 20 Aprile 2024
Chiaravalle Chiaravalle / Via San Bernardo

La farmacia di Chiaravalle rischia di chiudere, l'allarme: "La più vicina è a 4 km"

Interrogazione di Natascia Tosoni (Pd) a Palazzo Marino. Nel quartiere il medico è presente solo due ore alla settimana, proprio il giorno in cui la farmacia è chiusa

Farmacia a rischio nel quartiere di Chiaravalle. All'ombra dell'abbazia, in uno dei pochi borghi "lontani" dalla città, vive circa un migliaio di residenti. Che già ebbero ad affrontare la prospettiva di vedersi chiusa la farmacia del quartiere sette anni fa. Quella volta, la prospettiva fu scongiurata grazie ad un accordo con la giunta di centrodestra.

Si arrivò ad un compromesso. La farmacia non chiuse ma vennero comunque ridotti gli orari. Ora si ripete lo stesso scenario: Admenta Italia, proprietaria all'80% della farmacia e presente in Italia con i marchi "Lloyds" e "Farmacia Comunale", sostiene che il punto di Chiaravalle non abbia sufficiente redditività. Il problema è che, però, Chiaravalle è come un paese a sé stante. L'altra farmacia più vicina, in piazzale Corvetto, dista circa quattro chilometri. L'unico mezzo pubblico (la 77) ha frequenza ridotta e questo non facilita gli spostamenti degli abitanti, soprattutto degli anziani.

E la chiusura della farmacia andrebbe a sommarsi con gli orari ridottissimi del medico di base, presente a Chiaravalle soltanto il mercoledì dalle 12.30 alle 14.30. Paradossalmente si tratta proprio della giornata di riposo della farmacia, la cui scarsa redditività può ricercarsi proprio nell'insufficente presidio del medico di base: molti, per non aspettare il mercoledì, si recano nello studio principale in corso Lodi e poi, già che ci sono, acquistano medicine nelle farmacie di quel quartiere. 

La questione è arrivata a Palazzo Marino grazie a Natascia Tosoni, consigliera del Partito Democratico, che ha depositato un'interrogazione all'assessore al welfare (Pierfrancesco Majorino). «Chiedo di conoscere quali azioni sono previste nei confronti della proprietà e di chi deve garantire il servizio sanitario, ovvero Ats Milano, a tutela di un servizio essenziale per i cittadini e per scongiurare la chiusura della farmacia», spiega Tosoni.

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